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Presentazione del libro di Gillo Dorfles “La mia America”

Venerdì 25 maggio al Centro Studi Americani di Roma alle ore 17.30  ROMA - Si terrà venerdì 25 maggio presso il Centro Studi Americani (Via Michelangelo Caetani 32),  la presentazione dell’ultimo libro di GILLO DORFLES  “La mia America” edito da Skira. L’incontro sarà introdotto da Paolo Messa, Direttore del Centro Studi Americani.  Interverranno: Achille Bonito Oliva, Critico d'arte Fulvio Caldarelli, Centro interdisciplinare di ricerca sul paesaggio contemporaneo Furio Colombo, Giornalista e scrittore Luigi Sansone, Curatore A partire dal secondo dopoguerra, Gillo Dorfles viaggia negli Stati Uniti dove incontra personalità di primo piano: conosce i più noti studiosi di problemi estetici e critici d’arte (Thomas Munro, Clement Greenberg, James Sweeney, Alfred Barr, Rudolf Arnheim, György Kepes) e dialoga con alcuni tra i maggiori architetti della East e West Coast (Frank Lloyd Wright, Mies van der Rohe, Louis Kahn, Frederick Kiesler).  Dai suoi soggiorni Dorfles trae spunto per numerosi articoli sulla società, la pittura, l’architettura, il design e l’estetica americana, all’epoca pubblicati su “Domus”, “Casabella”, “Aut Aut”, “La Lettura”,“Metro” e in numerosi cataloghi, articoli che, raccolti ora assieme ad altri scritti inediti in questo volume, ci permettono di approfondire uno dei periodi più significativi e stimolanti della cultura USA, attraverso i racconti e le memorie del grande critico d’arte. Scrive nella prefazione al volume Luigi Sansone: “Dorfles è stato tra i primi critici d’arte a recarsi negli Stati Uniti negli anni immediatamente successivi al conflitto mondiale per approfondire la sua conoscenza sull’arte, l’architettura e la vita negli USA. L’Italia dopo un lungo periodo di oscuramento culturale dovuto alla guerra e alle note vicende politiche che la precedettero, aveva la necessità di aprirsi al resto del mondo per spezzare quell’isolamento che per oltre un ventennio ne aveva condizionato lo sviluppo in molti settori, non ultimo quello socio-culturale. Gli anni Cinquanta vedono un infittirsi di scambi artistici tra l’Italia e gli Stati Uniti, scambi che avevano iniziato a intensificarsi dopo la presentazione nel 1948 alla Biennale di Venezia della Collezione di Peggy Guggenheim che includeva, tra le altre, opere dei maggiori esponenti dell’Espressionismo Astratto americano…”  ...

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